A Gubbio, la strada che supera le strette del Bottaccione fra due pareti di roccia sanguigna, sale fino al valico della Madonna della cima, e ridiscende verso Scheggia, l'antica Schisa detta anche mutatio ad Hesis o ad Ensem, ove non rimane in piedi che un ricordo di pietra di quell'altissimo ponte a botte (1789) detto anche Botte d'Italia che nascondeva entro lo spessore delle sue mura i covi dei briganti, signori e peste delle strade nello stato pontificio. Scheggia appartenne nel medioevo a Gubbio, poi a Perugia e ai Montefeltro, passando quindi alla Chiesa. E' tradizione che nella zona si trovasse un famoso tempio a Giove Appenninico, del quale però oggi non si possono trovare pi le tracce. Al centro dell'abitato, difronte al monumento ai caduti, si leva un'antica torre dalla sagoma tozza.
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